La città di Gerusalemme spaventava una comunità fragile, oggettivamente piccola, piena di dubbi che avevano accompagnato i discepoli fin sul monte dove Gesù aveva dato loro appuntamento dopo essere risorto e prima di salire al cielo. Li aveva riuniti per l’ultima volta e li mandava. Sono insieme e lo Spirito li spinge ad uscire. Sono i due movimenti del cuore di ogni cristiano e di tutte le comunità, uno che premette l’altro. Il primo è radunarsi, vivere quel comandamento di amarsi gli uni gli altri come Lui ha amato. Lo Spirito lo ricevono insieme, è personale ma non privato, unico per ciascuno eppure comune a tutti. Gli apostoli non diventano tutti uguali ma tutti insieme. Il secondo movimento del cuore cristiano è andare incontro al prossimo, fino agli estremi confini, come a dire senza frontiere, limiti, dogane che la paura, il pregiudizio, l’abitudine, la pigrizia e le convenienze tracciano. Una Chiesa senza vera e umana fraternità diventa un condominio di persone che condividono alcuni ideali, non la famiglia che Dio vuole per gli uomini. Una Chiesa che non comunica il Vangelo a tutti si impadronisce dell’amore ricevuto e lo nega a chi non lo conosce. Gesù ci dona il suo amore perché lo doniamo. Solo così siamo felici: l’amore rimane se lo doniamo. E tanti lo aspettano!
( Omelia veglia di Pentecoste 19/05/2018 - S. EM. Card. Matteo Maria Zuppi) Testo Completo ( apre Link Chiesa di Bologna )
Sabato 7/06/2025 alle ore 20:30, presso la Parrocchia di S. Tomaso, veglia di Pentecoste della ZONA PASTORALE